Se hai un’auto elettrica o stai per acquistarla questa notizia ti sarà molto utile
Durante gli ultimi anni, l’Italia sta puntando sulla promozione della mobilità green.
Infatti, nel 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha introdotto il Bonus colonnine per la ricarica di auto elettriche.
La buona notizia è che il Bonus per le colonnine elettriche o Wallbox sarà prorogato fino al 2024, dopo la proroga disposta dal decreto Milleproroghe 2023.
Vediamo dunque tutti i dettagli sulla agevolazione per possessori di veicoli elettrici.
Bonus colonnine elettriche: in cosa consiste?
In cosa consiste quindi il Bonus colonnine?
Si tratta di un contributo del valore massimo dell’80% del prezzo di acquisto e installazione delle strutture elettriche.
Il Bonus 80% per l’installazione di colonnine elettriche o Wallbox è stato esteso anche alle spese del 2024 e sbloccherà le risorse per finanziare il bonus fino al 31 dicembre 2024.
Gli incentivi auto 2023 per le connine potranno essere richiesti fino al 31 dicembre 2023 per la prima annualità e fino al 31 dicembre 2024 per la seconda, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Caratteristiche chiave del Bonus colonnine
Ecco tutte le caratteristiche chiave del Bonus per l’installazione di colonnine di ricarica di potenza standard (minori di 22 kW) per utilizzo domestico:
- il contributo è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera;
- l’importo massimo che può essere coperto è di 1.500 euro per richiedente, per le stazioni di ricarica domestiche;
- l’importo massimo sale a 8.000 euro se le strutture sono destinate a parti comuni di edifici condominiali.
Per quanto riguarda, invece gli interventi condominiali, le regole del Bonus colonnine prevedono il raggiungimento del quorum in assemblea, ossia la maggioranza degli intervenuti alla riunione e almeno un terzo del valore del caseggiato.
Quando ci sarà il decreto attuativo?
Nonostante il decreto Milleproroghe sia in vigore dal 30 dicembre 2022, ad oggi il bonus colonnine elettriche non ha ancora preso il via. Il motivo è che serve l’emanazione di un decreto attuativo ad hoc da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Requisiti, importi e caratteristiche dell’incentivo restano invariati, al suo interno invece il decreto attuativo dovrà indicare le modalità operative per chiedere il contributo statale; stando ai rumors circolati fino ad ora, il bonus potrebbe essere erogato sotto forma di rimborso delle spese già sostenute e documentate oppure tramite sconto.
Nel frattempo vi terremo aggiornati su ulteriori novità. Stay tuned.